Come si finanzia l’Unione Europea?
Bilancio UE: le basi
Similmente al bilancio di ogni stato membro il bilancio UE è redatto sia in termini di competenza che di cassa: il primo fissa gli “impegni”, ossia l’ammontare delle spese che l’Unione prevede di dover pagare nel periodo di riferimento. Il secondo invece calcola i “pagamenti” che effettivamente verranno liquidati.
Da dove provengono le risorse?
Il bilancio europeo è alimentato da due tipi di fonti: le risorse proprie e i contributi dei paesi membri.
Per quanto riguarda i “contributi dei paese membri” non servono spiegazioni: è chiarissimo da solo il titolo.
Quelle che vengono definite invece “risorse proprie” sono una vera e propria menzogna perché l’Unione Europea di “proprio” non ha “proprio” nulla!
Solo alcuni esempi delle “risorse proprie”:
- Tasse sull’import
se comprate qualcosa all’estero pagate delle tasse aggiuntive che pagate voi! - Tassa sullo Zucchero
Se comprate zucchero pagate (sempre voi) una tassa che va alla UE - Detrazione IVA
Su ogni transazione lo stato impone l’IVA (la famosa tassa sul valore aggiunto) della quale (per l’Italia perché le percentuali sono diverse) lo 0.3% viene girato all’Unione Europea
Capito ora quali sono le “Risorse Proprie”? Sempre dalle nostre tasche escono.
Come viene speso il bilancio?
E qui viene il bello. Dal grafico sottostante (qui la fonte) si evince che il 10% (non so se avete capito: il 10 per cento) del bilancio se ne va per sostenere le istituzioni europee.

Questo significa che ogni anno vengono mediamente spesi (visto che il bilancio è di circa 165 Miliardi di EURO) ben 16 miliardi di EURO per pagare le istituzioni.