Come indicato dal Sole24Ore ad Ottobre 2020 erano presenti nei conti correnti Italiani circa 1700 miliardi di Euro.

Perché ho arrotondato? perché ai fini del ragionamento che voglio fare la quantità esatta non rappresenta alcun problema ed i miliardi potrebbero essere 2000 oppure 3000 non farebbe differenza… Ma seguitemi. Immaginiamo pertanto che nel paese sia “in circolo” una cifra ipotetica di 2000 miliardi (come detto serve da esempio per cui la cifra esatta non ha alcuna importanza) Ora (solo per semplificare l’esempio) dimentichiamoci per un attimo la cosiddetta “Finanza Creativa” e pensiamo che, siccome il denaro non può essere stampato da chicchessia (solo la BCE può emettere moneta), visto che lo stesso non si crea dal nulla e visto che la BCE ce lo presta in vari modi ma non ce lo regala questa cifra è destinata a rimanere pressoché costante.
Chi lavora produce ricchezza: non denaro!
In effetti il Denaro può aumentare solo se vendiamo prodotti e/o servizi all’estero e analogamente può diminuire solo se compriamo prodotti o servizi dall’estero. Consideriamo separatamente le cosiddette “fughe di capitali” perché quelle sono un’altra cosa: se depositi un euro all’estero non hai impoverito la nazione facendolo perché quel denaro è sempre di tua proprietà. La Nazione l’hai impoverita prima se (e solo se) quello stesso denaro deriva da evasione fiscale ma l’avresti impoverita comunque (evadendo o eludendo le tasse) anche se lasciavi il denaro in Italia. Ed infatti gran parte del denaro che viene portato all’estero deriva proprio da elusione o evasione fiscale ma questo è un altro discorso. Immaginiamo pertanto (sempre ai fini del nostro esempio) che l’Italia sia un “sistema chiuso” paragonabile ad un acquario pieno di piante e pesci:

Ovviamente è un esempio molto semplificato ma non semplicistico perché regge perfettamente per quello che stiamo dicendo. Ora immaginate che ogni pesce riceva una quantità quotidiana di ossigeno (ricavo) che possa in parte trattenere ed in parte debba restituire (tasse) e questo semplice ragionamento dovrebbe servire a capire che questo non incide minimamente sulla quantità totale di ossigeno presente nella vasca. Quella dipende dal padrone dell’acquario (BCE) che immette ossigeno da fuori ma se il sistema è chiuso la quantità totale di ossigeno presente (nell’acqua e nel corpo dei pesci) resterà sempre la stessa. E già arrivati a questo punto possiamo capire che l’evasione fiscale è certamente un problema (e ci mancherebbe che io sostenga il contrario) perché se un pesce riceve ossigeno (ricavo) ma non ne restituisce mai (tasse) allora è un danno per gli altri pesci che ne avranno di meno. Ma l’Italia non è un sistema chiuso:

E dal sito del MISE (Ministero per lo Sviluppo Economico) vediamo che la nostra Bilancia Commerciale non è poi così male: praticamente dal 2012 abbiamo un saldo positivo pressoché costante (vendiamo all’estero più di quello che compriamo) Più precisamente (e sempre dalla stessa fonte: il MISE) abbiamo un surplus indicativo (calcolando il decennio 2009 – 2018 compresi e quindi anche i primi anni che erano negativi) di circa 200 miliardi totali che fanno una media decennale di 20 miliardi l’anno: in pratica in Italia da 10 anni entrano dall’estero circa 20 miliardi all’anno:

Per cui da dieci anni a questa parte sta aumentando l’ossigeno nella vasca.
E allora come mai tutti ci dicono che “viviamo al di sopra delle nostre possibilità”? Purtroppo il nostro paese paga (fonte Sole24Ore) circa 65 miliardi di Euro l’Anno di interessi passivi sul debito pubblico destinati a salire a circa 75 nel 2020 causa Covid (e ci mancava pure lui) quindi ogni anno in Italia arrivano 20 Miliardi di euro (lordi) dal surplus commerciale che è praticamente tutto merito delle imprese mentre se ne vanno 65 Miliardi per pagare interessi su un debito derivato da una truffa globale che stiamo cercando in tutti i modi di combattere. Ora per tornare all’Evasione Fiscale, dopo aver fatto notare che si tratta di ossigeno che viene nascoso ma che resta nella vasca e contribuisce a far vivere i pesci (salvo la fuga di capitali ma quella è una storia diversa) mentre il pagamento di interessi sul debito rappresenta ossigeno sottratto dalla vasca che una volta estratto non torna più in circolo in alcun modo se non in prestito da parte di chi ce lo ha sottratto e contribuisce a creare altro debito che maturerà altri interessi, vorrei lasciare la conclusione ad un articolo del Sole24Ore che fa una analisi molto interessante e conclude dicendo:
- L’evasione fiscale è un fenomeno prodotto dall’azione di lavoratori dipendenti e autonomi che cooperano per sottrarre gettito allo stato
- Solo una frazione delle imposte evase è realmente recuperabile perché una minore capacità di evadere comporta minore attività economica ed effetti recessivi dovuti alla più alta pressione fiscale
- L’attenzione dedicata questo fenomeno è sproporzionata rispetto alla sua rilevanza effettiva e funzionale a meccanismi di ricerca del consenso politico
- Ogni volta che i media cercano di lapidare il nemico di paglia costituito dai perfidi evasori faremmo bene a fermarci un istante e ricordare il monito biblico: “Chi è senza peccato scagli la prima pietra”.
Mentre (e questo lo aggiungo io) noi diamo la caccia all’evasore come se fosse la causa di tutti i mali diamo ogni tanto anche un’occhiata al proprietario dell’acquario.
Potremmo fare riflessioni interessanti.
Davide Carlo Serra