Questo lo slogan del governo attuale in merito alla manovra che si appresta ad approvare per quelli che ormai passano all’onore della cronaca con il nome di “ristori”.
Nella conferenza stampa si illustra quindi il vasto programma promozionale (perché di propaganda si tratta) dicendo che avremo ristori per tutti i gusti: per i dipendenti (con il divieto di licenziare e cassa integrazione per le imprese), per il Turismo, per la piccola impresa, e via dicendo per tutti i comparti produttivi del paese.
Non ho intenzione di fare un riassunto completo della conferenza stampa (per questo ho messo un pronto riferimento al video di Palazzo Chigi per chi volesse riascoltarla) ma di concentrarmi sui punti più importanti partendo dalla parte più surreale che è arrivata con le dichiarazioni del ministro dell’Economia (che, insisto io, essendo un banchiere di economia ben poco capisce) quando ha sostenuto che le imprese riceveranno “fondi” pari, in media, a 3’700 euro a testa. Non non è uno scherzo: ho detto proprio 3’700 euro, che chiunque abbia una impresa sa che si tratta di una cifra talmente ridicola che appare quasi come una elemosina. Qualsiasi piccolo negozio di Milano la paga mensilmente solo di affitto (e se il negozio è un po’ più grande di una scatola da scarpe neppure bastano).

Ma che sia chiaro: non critico l’importo in se: come sosteniamo da tempo con la moneta a debito ogni Euro regalato è un Euro preso in prestito: già oggi (come avevo previsto in questo video del 9 Aprile) siamo al 155% come rapporto Debito / PIL e non ho informazioni che mi facciano sperare in un miglioramento prossimo futuro. No io critico la propaganda che se ne fa! IN pratica prima ci costringono a fallire, poi ci fanno l’elemosina e per finire si auto incensano stimandosi del fatto che ce la fanno!
Tocca poi al ministro del Lavoro che dopo aver dichiarare la presenza di “interventi significativi non rispetto alle esigenze ma rispetto alle risorse” che (tradotto in italiano) significa banalmente: vi facciamo l’elemosina ma ve la diamo tutta quella che possiamo darvi se ne esce con l’importo che sarà pari (a suo dire) a 2’400 euro per i lavoratori del Turismo. Anche in questo caso chi sa cosa costa tenere in piedi un bagno al mare o un albergo o un qualsiasi impianto turistico probabilmente si metterà a ridere (se non prevarrà la voglia di piangere) ed ancora una volta rimarco il fatto che non critico la cifra (è vero che con l’attuale sistema monetario di più non potrebbe fare) ma la sostanza: tutto ciò che fanno (quel poco che possono fare) resta sempre nell’ambito del denaro a debito perché la politica di cambiare paradigma monetario non ci pensa proprio. Nonostante tutto riesce a trovare denaro per il reddito di cittadinanza sul quale ci siamo già dichiarati profondamente contrari.

Altra parte surreale quanto il ministro dell’Economia prende nuovamente la parola e parla dei progetti comuni fra Italia e Francia. Ah si? Abbiamo progetti comuni?! A me pareva che quando la Francia fa shopping di imprese in Italia vada tutto bene ma se l’Italia solo si azzarda a comprare aziende Francesi arriva subito il governo a mettersi in mezzo ma vediamo che dice: dopo citazioni piuttosto vaghe nomina la Borsa Italiana afferma (qui il link al minuto del video dove lo dice) che CDP (Cassa Depositi e Prestiti) è azionista di EuroNext al pari di Caisse des dépôts ed aggiunge che Banca Intesa è azionista di Euronext al pari di BNP Paribas aggiungendo che “vi è partecipazione significativa Italiana e ovviamente sarà importante in questo processo tenere conto degli interessi dell’economia Italiana”…
Ministro: lei mi parla di partecipazione di istituti di credito alla nuova borsa europea ed aggiunge che questo processo dovrà tener conto degli interessi dell’Economia? Ministro sta parlando di Banche! Quelle l’economia la devono finanziare ma non sono l’economia. L’Economia è un’altra cosa. Quando dico che dei banchieri non mi fido ho le mie buone ragioni. Spiegasse il ministro quali vantaggi dovrebbe trarre il ristorante “Da Tonino lasagne e vino” dal fatto che Cassa Depositi e Presiti ed Intesa San Paolo sono azioniste di Euronext per favore… (ma per favore proprio…)

Ciliegina sulla torta arriva il nostro Presidente del Consiglio a dire che il MES non serve… Oh… meno male (sospiro di sollievo): Stampiamo moneta allora? Magari… No il MES non serve perché al momento gli interessi sono così bassi che conviene finanziarsi direttamente sui mercati, perché il patto di stabilità sarà rivisto in conseguenza al momento difficile che stiamo vivendo per via del Covid. Ovviamente sto prendendo in giro il lettore: lo sapevo bene che un Banchiere Euroinomane che ha più volte dichiarato che “l’Euro è irreversibile” tanto da aggiungere la famosa frase “Watever it Takes” (ad ogni costo) non ci avrebbe mai liberati dalla morsa del signoraggio bancario.
Ma il nostro primo ministro non ha sottolineato il fatto che il patto di stabilità sarà sospeso e non annullato: allora ci dica per cortesia: cosa potrebbe accadere quando il patti di stabilità sarà inevitabilmente ripristinato? Non ce lo dice? Pazienza… Ve lo dico io: queste “elemosine” (perché di elemosine si tratta) che lo Stato va facendo (e sempre ammesso che arrivino) unitamente al PIL necessariamente più basso perché anche se cresceremo del 4% partiamo da un meno 9% porteranno il nostro rapporto debito sul PIL ad oltre il 160% e quando il patto di stabilità sarà reintrodotto (e non pensiate che avvenga fra millenni: sarà tanto se lo sospenderanno per un anno) l’Europa arriverà a dirci (come avevo previsto in questo video di marzo 2020 ): Cari Italiani… Ora l’emergenza è finita… Non c’è più il Covid…. Quindi: è ora di pagare il debito…
Ma per quello siamo arrivati noi.
E speriamo che per allora si sia cresciuti abbastanza da poter dire la nostra.
E (forse per la prima volta) qualcuno la dirà in nome e per conto del Popolo Italiano.
Davide Carlo Serra