Il nuovo tormentone dei TG è la riforma della Giustizia.
Obiettivo proclamato è rendere più autonoma la magistratura: toga in naftalina per 3 anni o addio per sempre ad essa, rispettivamente per una candidatura o elezione, fosse anche come consigliere comunale.
Grande clamore mediatico e baruffa tra i partiti, qualcuno invoca addirittura il referendum popolare.
Nel frattempo:
- la Corte Costituzionale, da 2 anni spettatore inerte del continuo stupro dei diritti fondamentali, nomina un Presidente che più apolitico e senza macchia non si poteva: Giuliano Amato… un doveroso riconoscimento a 30 anni esatti dal tradimento perpetrato agli italiani col prelievo forzoso;
- nel più totale silenzio mediatico, il Parlamento – laddove fino a ieri l’altro si faceva la conta per arrivare al 50 + 1 – all’unanimità modifica la Costituzione…
giusto due ritocchini “green” che non meritavano attenzione: di fatto, la copertura – ex post – di tutte le nefandezze perpetrate col pretesto della pandemia, – ex ante – di tutte le restrizioni a venire con cui oltre ogni ragionevole dubbio continueranno a massacrare il lavoro e l’iniziativa economica privata, col cavallo di Troia della salute e dell’ambiente.
A fronte di uno stato così tragico della legalità nel nostro Paese, nonché di connivenze tanto clamorose tra partiti, magistratura e media, la tanto sbandierata riforma è il classico teatrino, con gli attori di sempre, che dovrebbe aver stancato oggi più che mai tutti gli italiani: tanto rumore per nulla.
Sovranità Italiana propone da anni una seria riforma della Giustizia, avendo ben presente l’importanza e l’urgenza della stessa nella sua reale portata:
https://sovranitaitaliana.com/magistratura-e-csm.htm
