Più volte ho cercato di spiegare cosa sia il denaro e come viene gestito nella assurda politica monetaria mondiale, che vede le banche centrali uniche detentrici del potere monetario ed abilitate per questo a decidere, in piena autonomia, quanto denaro deve essere messo in circolazione. Questo meccanismo ci viene da sempre venduto come unico possibile, con la bufala ormai millenaria che vorrebbe vedere una inflazione galoppante nel caso in cui questo potere dovesse essere affidato agli stati.

A questa situazione ha contribuito, suo malgrado, il filosofo illuminista Montesquieu, nato in Francia il 18 Gennaio del 1689 e primo teorizzatore della teoria della “separazione dei poteri”. Nel suo famosissimo trattato “Lo Spirito delle Leggi”, un’opera dove il filosofo traccia la teoria della separazione dei poteri. Partendo dalla considerazione che il “potere assoluto corrompe assolutamente”, l’autore analizza i tre generi di poteri che vi sono in ogni Stato: il potere legislativo (fare le leggi), il potere esecutivo (farle eseguire) e il potere giudiziario (giudicarne i trasgressori). Condizione oggettiva per l’esercizio della libertà del cittadino, è che questi tre poteri restino nettamente separati.
Sulla base di questo principio, che io considero assolutamente valido ed attuale per quanto riguarda i tre poteri dello stato che il filosofo stesso cita, si è giunti alla conclusione assolutamente falsa che anche il potere monetario debba essere gestito da un ente autonomo che, a partire dalla seconda metà dell’ottocento, è stato identificato da quasi tutti i governi mondiali nelle istituzioni delle Banche Centrali, delegando a queste il potere di decidere quanta moneta deve essere in circolazione e, per concdere questo potere, si è deciso che solo le banche centrali possono emettere moneta mentre tutte le altre figure, siano queste private e/o giuridiche, possono averlo solo in prestito.
Da quando siamo nati come associazione politica cerchiamo di far capire che questo meccanismo non funziona e non può funzionare e questa certezza, che non può esistere quando si sostiene una teoria politica, diviene assolutamente fondamentale quando si sostiene una teoria matematica pertanto matematicamente dimostrabile: come si sa, la matematica non è una opinione: con la moneta a debito il debito pubblico non si paga. Ma perché ho evidenziato debito pubblico? semplicemente perché, nonostante il nome sia sempre lo stesso (debito n.d.r) il Debito Pubblico ed il Debito Privato sono due cose completamente, totalmente, profondamente diverse!
Come ho avuto modo di spiegare in decine di video ed articoli che potete trovare sul nostro canale youtube e su questo stesso giornale, la differenza è tanto abissale quanto semplice:
- il Debito Privato
è una cessione momentanea di valore, che deve essere restituita. - il Debito Pubblico
è una cessione di sovranità da parte dello Stato che non dovrebbe averlo affatto.

Esaurita questa che altro non era che una semplice premessa, introduciamo ora il concetto di inflazione che tutti conosciamo. Da non confondere con la svalutazione, che riguarda il rapporto fra le diverse valute mondiali (se, ad esempio, l’Euro scende di valore rispetto al Dollaro si dice che l’Euro sta svalutando) si tratta della perdita di potere d’acquisto di una divisa. SI parla di inflazione quando i prezzi al consumo tendono a salire con il tempo. Quali prezzi? Di tutti gli articoli? Certamente no! Sarebbe un errore enorme per diversi motivi, primo fra i quali che esistono beni di cui la maggior parte delle persone può fare a meno come, tanto per fare un esempio, i beni di lusso: non possiamo dire che l’inflazione sale se gli Yatch costano di più dell’anno scorso, mentre possiamo certamente dirlo se a salire è il prezzo del pane. Per questo da sempre l’inflazione viene controllata (non calcolata: il calcolo teorico è impossibile) monitorando i prezzi di una precisa quantità di articoli definiti in un “paniere” stabilito che potete trovare sul sito dell’ISTAT.
Ma quello che quasi nessuno dice è che se da un lato l’inflazione sale quando salgono i prezzi dall’altro lato non esiste una sola ragione perché gli stessi debbano salire, e per questo abbiamo introdotto un concetto che vede due tipi di inflazione:
- Inflazione Sana
E’ questa l’inflazione che serve. Serve per far funzionare il sistema creditizio, che vive (dovrebbe vivere) sulla concessione di presiti (Debito Privato) ad interesse, interessi dai quali ricava (dovrebbe ricavare) i propri guadagni come è sempre stato per le Banche Commerciali (non le Banche d’Affari) che traggono i loro profitti finanziando famiglie ed imprese. L’inflazione sana esiste per fenomeni positivi come, ad esempio, il fatto che la popolazione abbia più denaro a disposizione. La disponibilità di denaro fa aumentare i consumi e (come conseguenza di una legge di mercato vecchia come il mondo stesso) l’aumentare dei consumi fa salire i prezzi. - Inflazione Tossica
E’ questa l’inflazione derivata da fenomeni speculativi che nulla hanno a che vedere con la normale legge di mercato. Ho spiegato in altri articoli su questo stesso giornale che l’aumento ingiustificato delle materie prime (a monte) e dei prezzi al consumo di Benzina ed altri beni primari (a valle) non hanno nulla a che vedere con la legge di mercato di cui parlavo sopra ma sono solo frutto di speculazioni portate avanti dalla finanza alla quale gli stati concedono il diritto di farlo solo perché ne hanno le capacità tecniche e le possibilità economiche.

Bene: come si contiene l’inflazione sana? Quella cioè che arriva quando la popolazione ha molta disponibilità di denaro e tende a “spendere troppo”? La politica monetaria attuale vuole che la principale arma sia l’innalzamento dei tassi di interesse, disincentivando i consumatori a chiedere prestiti e facendo di conseguenza diminuire la quantità di denaro in circolazione.
Ovviamente questa visione è alquanto semplificata: esistono anche anche altri meccanismi a disposizione delle Banche Centrali ma come sempre cerco di semplificare la visione per rendere certi fenomeni comprensibili non solo agli economisti (che sanno già come funzionano le cose senza il bisogno che glielo dica io) ma anche alle persone che di mestiere fanno altro e non sono molto addentro a determinati argomenti, ma se seguite appena i mercati finanziari avrete certo notato quale risalto si da alle notizie che riguardano i ribassi o i rialzi dei tassi di interesse da parte delle Banche Centrali
Allora come si contiene invece l’inflazione tossica? Qui la cosa è più complessa, perché serve anzitutto capire da cosa è derivata ed agire alla fonte. Ma appare ovvio che la fonte, nel caso attuale di cui stiamo parlando, è la speculazione finanziaria globale sulle materie prime che sono quotate sui mercati internazionali e non è certo immaginabile difendersi da una cosa simile da soli (a meno di non disporre internamente di tutte le materie prime necessarie al fabbisogno e poterle di conseguenza sottoporre a monopolio protettivo) e ci si aspetterebbe qualche meccanismo di tutela dalle banche centrali.
il vero problema è che con questo meccanismo monetario, che Sovranità Italiana è nata per debellare prima di tutto dall’Italia ma (ci auguriamo) da tutto il mondo quando la gente lo avrà capito, le banche centrali non hanno alcuna arma a disposizione e quelle che sono abituate ad utilizzare (il rialzo dei tassi d interesse) nella migliore delle ipotesi non funzioneranno mentre nella peggiore potranno solo causare stagflazione come il collega Matteo Dimarcoberardino ha illustrato in questo articolo su questo stesso giornale, che non è di facile soluzione con il sistema monetario attuale.
E così, con la stupidità di chi non sa assolutamente quello che sta facendo e l’arroganza di chi è nella posizione per farlo la presidente della BCE (ma non solo Lei devo dire perché anche la FED è sulla stessa linea) pensa di risolvere il problema alzando i tassi di interesse. Questo meccanismo, che ancora a malapena funziona con l’inflazione sana, sarà un vero disastro in presenza di inflazione tossica, perché causerà una riduzione della massa monetaria quando in realtà di denaro ne servirebbe di più. Ma non è possibile aumentare la massa monetaria in un periodo dove i prezzi stanno salendo perché si favorirebbe la spinta inflazionistica! Quindi? Come se ne esce?
Ancora una volta la soluzione, tutt’altro che semplice da applicare ad un “malato terminale” come ormai è il Mondo Intero (non solo l’Italia) è di rimettere la Finanza sotto il controllo della Politica (espressione della Sovranità Popolare) ed al servizio dell’Economia (vero motore che crea occupazione sana).
Purtroppo è tutt’altro che facile, ma noi andremo avanti in questa lotta con la consapevolezza di chi è nel giusto: dopotutto ci serve solo che le persone lo capiscano ed abbiamo dalla nostra parte la matematica. (e da alcuni mesi anche la benzina a 2 euro al litro)
Davide Carlo Serra