per spiegare perché la U.E. rappresenta una truffa colossale ai danni dei cittadini serve capire diverse cose, ma con un po’ di dono della sintesi è possibile spiegarlo in parole semplici e comprensibili a tutti e per farlo basta partire dalla organizzazione di un Condomino, perché la U.E. altro non è che un grosso condominio fatto da Stati che ne rappresentano gli inquilini. Un condominio è una organizzazione fondamentalmente semplice al punto da essere usata anche come battuta da alcuni politici che usano dire “a quello non gli farei amministrare neppure un condominio”. In realtà anche l’amministrazione di un condominio presenta le sue peculiarità al punto che per quelli un po’ grandi gli inquilini si organizzano eleggendo un “Amministratore di Condominio” che di preoccupi di gestire la “cosa comune” come, ad esempio, la manutenzione delle parti comuni quali giardini, scale, eventualmente il riscaldamento centralizzato per poi addebitare agli inquilini le spese in ragione del regolamento di condominio. Un condominio (di solito) non ha redditi, a meno che gli inquilini non decidano (per esempio) di ospitare sul tetto una antenna di qualche gestore telefonico che paghi loro l’affitto. In tal caso sarà l’Amministratore di Condominio a preoccuparsi d riscuotere l’affitto mettendolo fra le attività e detrarlo dalle passività calcolando la quota spese da pagare per ogni inquilino. Ogni tanto gli inquilini si riuniscono in “assemblee condominiali” proprio per discutere eventi non ordinari e decidere a maggioranza come procedere. Se uno degli inquilini avesse bisogno di denaro per acquistare un’auto, non andrebbe certo dall’amministratore a chiedere i soldi: si rivolgerebbe ad una banca per chiedere un prestito e gestirebbe la cosa in autonomia. Nessuno però vieta ai condomini di mettersi d’accordo per una procedura che possa agevolare gli inquilini (ovviamente solo in teoria: in pratica non penso accada da nessuna parte). Immaginiamo pertanto che i condomini si accordino per una “procedura condominiale” che consenta agli inquilini di acquistare un’auto con un prestito bancario garantito dal condominio. Ovviamente si dovrebbe stanziare un costo massimo da poter garantire in funzione della quota condominiale pagata. A questo punto l’inquilino cui serve l’auto chiederebbe all’amministratore il prestito garantito, il quale si rivolgerebbe ad una banca offrendo una “garanzia condominiale” (ipotecaria o fidejussoria non importa) che sarebbe messa a disposizione dell’inquilino per acquistare l’Auto. Lo stesso inquilino procederebbe pertanto a pagare l’auto al concessionario, restituendo il prestito alla banca. Ovviamente se l’inquilino non dovesse pagare la Banca si potrebbe rivalere sul Condominio escutendo (termine tecnico: significa chiedendo il pagamento forzato della garanzia) la garanzia controfirmata. Il condominio potrebbe poi rivalersi sull’inquilino agendo sulla proprietà del singolo appartamento. Ecco: l’unione europea funziona proprio così.

Prima di spiegare il perché è però necessario capire alcuni concetti di base:
- Così come per un Condominio la U.E. non ha (personalmente) Asset Produttivi
La U.E. non produce nulla. Tutti i soldi che ha li prende dai paesi membri in vari modi. - Così come per un Condominio la Banca (per la U.E. è la B.C.E.) è un organo terzo
Come tutte le banche il denaro lo emette e lo presta. Nessuna banca regala denaro. - Così come per un Condominio l’amministratore (Parlamento Europeo) ratifica i regolamenti con la
Ora so già che se questo articolo fosse letto da un Economista probabilmente sorriderebbe dicendo: ecco è arrivato quello che paragona la complessità della U.E. a quella di un Condominio. In realtà sono perfettamente consapevole che la complessità di un Condominio non è neppure paragonabile da lontano a quella della unione Europea ma come sempre cerco di concentrarmi sui principi di fondo e quelli (credetemi se volete) sono molto simili nella parte relativa alla Politica Monetaria. Giusto per fare un esempio parlando dei vasi comunicanti, si tratta di un principio fisico che vale sempre, con due vasi come con due milioni di vasi: se sono comunicanti raggiungeranno tutti lo stesso livello. La complessità del sistema non incide sul principio di fondo. Ed il principio di fondo sul quale è nato Sovranità Italiana è dopotutto molto semplice:
Con una moneta a Debito non è possibile pagare un debito.
(ma questo vale per il debito pubblico: non confondiamolo con quello privato)
Come illustrato (ma non molto pubblicizzato) nel sito ufficiale della U.E. che invito gli scettici a visitare l’Unione ha i seguenti mezzi per finanziarsi:
Come si può leggere direttamente dal Sito Ufficiale della Unione Europea (european-union.europa.eu) Il bilancio dell’UE è finanziato dalle seguenti fonti:
- una percentuale del reddito nazionale lordo (RNL) di ciascun paese in funzione della loro ricchezza
Questo significa che ogni stato membro versa un quota annuale. (soldi nostri) - dazi doganali comuni sulle importazioni dall’esterno dell’Unione
Questo significa che i beni importati dall’esterno pagano una tassa a favore della UE (soldi nostri) - una piccola parte dell’imposta sul valore aggiunto riscossa da ciascun paese dell’UE
Questo significa che una parte dell’IVA va alla UE (soldi nostri) - Un contributo basato sulla quantità di rifiuti di imballaggio di plastica non riciclati in ciascun paese
Questo significa che ogni stato paga una quota sugli imballaggi non riciclati (soldi nostri) - altre entrate, compresi i contributi di paesi extra UE a taluni programmi, gli interessi di mora e le ammende, nonché eventuali eccedenze dell’esercizio precedente. (soldi nostri)
- Per finanziare NextGenerationEU, la Commissione europea raccoglierà fondi sui mercati dei capitali che saranno rimborsati sull’arco di un lungo periodo fino al 2058. (rimborsati da noi)
Vedete che dal punto di vista del bilancio non c’è poi molta differenza fra la U.E. ed un Condominio?
Quello che è necessario capire è che la U.E. raccoglie fondi dagli stati, ne trattiene una parte (circa il 6% come indicato nel sito del MEF ) per sopravvivere, ed il resto lo redistribuisce agli stati con la conseguenza che questi ne percepiranno complessivamente meno di quelli che hanno versato. Certamente ci potrebbero essere paesi (come in effetti ce ne sono) che potrebbero localmente percepire più delle quote versate ma a discapito di altri che pagano di più ed ottengono di meno, ma non ha assolutamente importanza quali siano.

Ora se le politiche comunitarie fossero veramente aderenti al principio di “Crescita Comune e Solidale” indicato nel TFUE (Trattato sul Funzionamento della Unione Europea) uno Stato potrebbe anche pensare di trarne qualche giovamento in politica economica che favorisca il commercio fra gli stati membri e con gli stati extra UE ma i nostri politici hanno pensato bene (magari “spinti” dalla Finanza Speculativa) di partire dalla Unione Monetaria creando un organo Sovranazionale cui affidare la relativa Politica, privandoci dello strumento del cambio e della svalutazione competitiva che tanto ci aiutò negli anni ’90 perché molti non si ricordano che noi, dall’Euro, siamo già usciti una volta, anche se si chiamava S.M.E. alla fine è (quasi) la stessa cosa.

Allora arriviamo al punto: tutto quanto descritto finora sarebbe più che sufficiente per capire che questa Unione Monetaria non funziona, ma la ragione più importante è ancora un’altra: l’Euro, oltre che essere una moneta unica fra 19 economie diverse, è (come tutte le monete del Mondo) una moneta a Debito pensata per consentire alla Finanza Speculativa di arricchirsi drenando ricchezza da chi la produce.

Visto che il Denaro è creato dalle banche e da queste viene emesso solo in prestito, è del tutto evidente che uno stato non ha la possibilità di pagarlo come ho ormai spiegato in decine di articoli e di video. Ogni singolo Euro preso in prestito dalla Banca deve necessariamente tornare (prima o poi) alla Banca stessa che lo ha emesso lasciando dietro di se una scia di interessi da pagare che lo aumentano. Ovviamente con la importantissima distinzione fra debito pubblico e debito privato che sono due cose estremamente diverse. So già che qualcuno dirà: ma cosa stai dicendo? Io ho in tasca una banconota guadagnata con il mio lavoro e quella è certamente mia!
Solo cambiando Politica Monetaria potremo risolvere i nostri problemi e per questo non credo a nessuna forza politica che non abbia questo concetto nel suo programma.
Davide Carlo Serra