In questi ultimi tempi siamo circondati da un mare di informazioni, bombardati continuamente di annunci, le notizie si susseguono incalzanti.

Giornali, tv, internet e tutti i canali di comunicazione sono intasati da messaggi.

Ora siamo talmente immersi in un frullatore che quasi anneghiamo e non abbiamo più nemmeno il tempo di fermarci a riflettere su quanto ci arriva perché è tutto un incalzare di dati.

Questo ci costringe ad annullare il nostro intelletto, ad affidarci e fidarci ….

Ha forse ragion d’essere annullare le nostre riflessioni e prendere per oro colato tutto quanto?

Siamo sicuri che tutto ciò che passa il mainstream è verità?

Cos’è la verità? Ciò che “pensa” la maggioranza della gente? Quindi è il pensiero unico?

Ma la maggioranza delle persone “pensa” o si affida? A chi dà credito?

Informazioni per “gli acquisti”

In questo tempo siamo, più che mai, oggetto di persuasione per qualsiasi cosa.

Stiamo assistendo ad una somministrazione di informazioni sulla realtà che ci viene indotta grazie a testimonials, presentati come accreditati, anche se di loro se ne ignorava l’esistenza.

Tutto è martellante e continuo come un mantra, una ripetizione fino alla nausea di slogan.

Tutto diventa acquisito per abitudine, non per ragion d’essere.

Ci fate caso a come risolvono i problemi sociali ed economici in questi ultimi anni?

  • con mascherine, distanziamenti e lockdown per sopperire alla mancanza di posti letto nelle terapie intensive;
  • con le “farine proteiche” di insetti per far fronte alla crisi alimentare; con i condizionatori spenti per “evitare” la guerra;
  • con l’acqua spenta dopo bollitura per cuocere gli spaghetti, con qualche grado più freddi ed elettrodomestici spenti per il risparmio energetico;

…. e così via, un getto continuo su come comportarci per prepararci al peggio.

A voi sembra che questo modo di affrontare i “problemi” li risolva o fa il gioco invece di chi i “problemi” non li voglia risolvere?

informazioni

Avvisi “dalla regia”

E questo insistere continuo, questo continuare a ripetere le stesse cose, secondo voi, a cosa serve?

Trattati come bambini da educare perché “incapaci di pensare”, ricordate i vari “vi permettiamo di”, “vi consentiamo di” durante il periodo pandemico? Siamo “bambini” da educare al “nuovo mondo” che non è una provocazione chiamarlo per quello che realmente viene denominato apertamente da Schwab e quelli di Davos: il “nuovo ordine mondiale”.

Se non si ha la possibilità di esercitare il proprio libero pensiero e raziocinio, è facile cadere nella manipolazione altrui ed essere condizionati a credere di vivere un’esistenza reale che, invece, è solamente raccontata, fittizia e costruita ad hoc da altri.

Siamo veramente “incapaci di pensare”?

No, non credo, magari impigriti sì ma ci siamo e, anche se a “qualcuno” dà fastidio, stiamo aprendo gli occhi e chi li apre, li fa aprire a chi gli sta accanto.

Non è più tempo di poltrire nella propria “comfort zone”, a guardare il proprio orticello fintanto che non si viene coinvolti.

E’ importante non farsi inglobare e ritrovare i propri spazi per analizzare e approfondire quanto più ci è possibile tutte le informazioni che riceviamo per poter prendere qualsiasi posizione, difenderla con “ragion di causa” e coinvolgere il prossimo.

Soprattutto, è importante il confronto costruttivo ed il coinvolgimento delle nuove generazioni in queste riflessioni per contribuire nell’evoluzione della nostra società e quindi della nostra civiltà e non permettere che questa venga spenta con un “click”.

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