Questa è un’affermazione curiosa: “ancora non lo sanno tutti!” provoca in noi il desiderio di sapere cosa, che cosa non sanno tutti?

Il mio vuole semplicemente essere un grido di allarme per spronare alla ricerca delle informazioni, risvegliando la curiosità che è parte innata dell’essere umano.

Ma se è “parte innata” dell’essere umano, questa curiosità perché deve essere risvegliata e provocata dall’esterno?

La curiosità

che cosa è la curiosità

Il nostro “essere” deve alla curiosità e, quindi alla ricerca della conoscenza, l’evoluzione e la civiltà sin qui conquistate.

Dall’alba della nostra esistenza, ogni mattina, siamo spinti ad affrontare con fervore e brio la giornata, per il bene ed il futuro nostro, della nostra famiglia, dei nostri figli.

Ma…. c’è una cosa che mi domando ultimamente: quanto la nostra curiosità è viva in noi e quanto invece questa “vita” ci sta condizionando?

Ci siamo abituati a fare molte cose automaticamente, senza rifletterci su e senza rendercene conto, nella nostra vita stiamo dando per scontato molto, ci stiamo abbandonando nella nostra comfort zone in maniera svogliata.

Aggrapparsi ad altri, dar credito ad altri, affidarsi agli altri, diventa il passo successivo di questa apatia che delega per deresponsabilizzarci e stare tranquilli nella nostra quotidianità. Un po’ come un leone in gabbia, basta essere accuditi ed avere cibo a sufficienza e tutto va bene, senza realizzare la gabbia dorata che ci hanno costruito tutt’attorno.

Non la vediamo e va tutto bene, non la vogliamo vedere e crediamo che va tutto bene. Ci stiamo illudendo di vivere una vita intensa, che di intenso ha solo il martellante ticchettio del tempo che passa e che vede la nostra inerzia farsi sempre più indolente ed insensibile.

Ci siamo cascati bene in questa rete, o ci hanno saputo ben accalappiare con delle succose esche tanto da non essercene ancora accorti?

Quanto sappiamo soppesare e valutare ciò che incontriamo sul nostro cammino?

La scelta

sappiamo scegliere? come scegliamo?

La nostra vita è una scelta. Che ci piaccia o meno, abbiamo sempre una decisione da prendere.

Sappiamo scegliere? Ma soprattutto in quale modo prendiamo le nostre decisioni? Ci documentiamo e vagliamo più informazioni possibili in modo da stimolare il nostro spirito critico?

Ci facciamo convincere e condizionare da ciò che pensa la maggioranza delle persone? Se un’idea è sbagliata nel suo principio, anche se un milione di persone la sostengono non diventa un’idea giusta!

Si! Ancora non lo sanno tutti, e per la pigrizia di cercare ci lasciamo forse condizionare dal mainstream.

Ci fermiamo alla “prima” e la prendiamo per buona … così … perché l’han detta alla TV.

Sono un po’ quelle “credenze”, diventate dogmi, per le quali è stata riconosciuta l’autorità, per cui, quanto viene detto in TV, è “vero” senza se e senza ma.

Il dubbio che qualcuno ne possa approfittare non è mai balenato nella vostra mente?

Per non rischiare di esser presi in giro, o manipolati, è opportuno continuare ad esercitare il proprio intelletto ed a prendere qualsiasi decisione autonomamente, ponderando e valutando qualsiasi informazione, ma soprattutto, cercando anche in altri canali la corrispondenza dei fatti così come ci vengono raccontati.

E’ importante, altresì, stimolare la curiosità nelle nuove generazioni.

Aprire gli occhi ai nostri giovani al fine di mantenere vivo lo spirito critico sull’informazione. Diversamente si corre il rischio che questi giovani diventino una massa manipolabile a piacimento di coloro che vogliono la nostra distruzione sociale.

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